martedì 10 marzo 2015

L'avventura di un piccolo gnomo (Daniele Casetta)


La vita dopo la venuta di Balton non fu mai piu’ la stessa cosa . Noi tutti gnomi ci nascondevano da lui per non farci prendere ma tutto cio’ non bastava e ora sono rimasto solo io . “Andro’ a salvare i  miei amici e scopriro’ che fine hanno fatto!”  dissi io con voce arrabbiata . ”Ah scusate  mi presento : mi  chiamo Robert  e sono un folletto avventuroso “     

Dopo giorni di cammino nel bosco  ho finalmente raggiunto il castello di Balton. All’entrata un orco  gigante sbarrava la strada e non aveva intenzione di farmi passare ; era un mostro alto cinque metri e aveva la pelle squarciata come quella di un morto. Ma con l’ astuzia di un piccolo folletto, cioè io, e la stupidità di quel brutto mostro, io costruii un folletto simile a me con la terra e mentre l’ essere si scaraventava contro un cumulo di terra io passai tra le sue gambe entrando nel castello.
 
Appena entrato un milione di occhi rossi si puntarono su di me, ma non mi spaventai, dolcemente sfilai la mia bomba di fumo velenoso dalla tasca e appena scoppiò caddero come grandine dal cielo moltissimi ragni pelosi con denti velenosi, ma per fortuna erano ormai innocui.  
 
Dopo qualche passo sentii qualcosa sotto i miei piedi. Milioni di spade iniziarono a fluttuare e velocemente si dirigevano verso di me, ma ad un certo punto notai una piccola fessura e vi entrai dentro e trovai un corridoio parallelo. Arrivai fino in fondo e trovai un’ immenso stanzone pieno di gabbie con dentro tutti gli gnomi del paese. Appena mi videro saltarono tutti dalla gioia e incominciammo a recitare la formula magica che solo noi sapevamo e dovevamo pronunciarla tutti insieme. All’ improvviso Balton balzò in un mondo parallelo e tutti gli gnomi potevano vivere finalmente in pace e festeggiare il loro eroe Robert per cento giorni e cento notti.                                       

                                                  

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