mercoledì 11 marzo 2015

Il tesoro nascosto (Gianluca Chiale)


Nel lontano Giappone, nei pressi di Tokio vivevano due grandi tribù di samurai che si facevano guerra da secoli.

In una delle due grandi tribù viveva una famiglia molto povera, il padre era un soldato dell’esercito, la madre si occupava invece delle faccende domestiche e del suo unico e piccolo figlio, il suo nome era: Tai Huan.

I genitori del figlio non sapevano che cosa fare in un momento di guerra come questo, il padre decise così di partire per la guerra e la madre di tenere il figlio a bada. Dopo 10 anni, il figlio piccolo, allevato dalla madre, divenne un vero e proprio soldato.

Così la madre  e il figlio tanto ansiosi e preoccupati per il padre, decisero che la madre stesse ormai da sola e il figlio raggiunta la maggiore età partisse alla ricerca del padre.
 Dopo lunghe praterie attraversate con il cavallo, decise di fare una sosta in città.
Ma questa città per lui non era molto bella perché la gente era antipatica brutta e soprattutto maleducata.
Proprio quel giorno lì in quella città, c’era un mercato, a lui non piaceva neanche quello, a un certo punto vide fra dei banchi un cartello con scritto:”Chi mi porta un tesoro immenso costituito da grandi ori e gioielli preziosi gli dono un castello.”
Lui stupito da questa cosa, pensò a tutto quello che poteva fare in un castello del genere, così dimenticò subito la ricerca del padre e chiese a qualcuno di questa cosa, ma nessuno gli seppe rispondere.
Così si mise in cammino con il suo cavallo, verso il primo porto che vide, così saltò con il suo cavallo verso il posto più grande per lui, la Cina.
Attraversando la Corea del sud. la Corea del nord e il mare, arrivò finalmente in Cina, dove lo aspettava il suo bottino. Ma lui non sapeva che questo tesoro era nascosto oltre la muraglia cinese e in un castello oscuro, controllato da mille guardie.
Così si incamminò tranquillo e felice con il suo cavallo, ma quando arrivò davanti alla muraglia, si spaventò, e si nascose per non farsi vedere dalle guardie.
Inventandosi un piano per non farsi scoprire, distrasse i soldati, e il piano riuscì, aveva sorpassato la muraglia cinese!!! Dopo avere superato i soldati, si diresse velocemente verso il castello che conteneva il tesoro.
Quando si stava avvicinando verso il bottino, sentì una voce familiare, e capì subito chi era: suo padre che era imprigionato nella prigione, così lo liberò subito e gli spiegò tutto ma il tempo era poco per poter non farsi scoprire dai soldati e prendere il tesoro così si diresse rapidamente verso la prigione dove c’era il tesoro e con delle chiavi, aprì la prigione e ebbe quello che voleva.
IL figlio e il padre si recarono alla città un po’ strana del mercato come lui l’aveva definita, e diede al rispettivo proprietario il tesoro e lui sorpreso e contentissimo del tesoro gli diede il grande castello che lui desiderava tanto.
Andarono così dalla madre e vissero così per sempre felici e contenti, da poveri diventati ricchi.

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