domenica 15 marzo 2015

Avventura nel bosco (Simone Tibaldo)


C’ERA UNA VOLTA UNO STREGONE DI NOME SIMONE: ERA UN MAGO ESPERTO CHE  TRASFORMAVA  GLI ALBERI IN CASE, MOBILI E ALTRE COSE CHE GLI SERVIVANO.
 
SIMONE  ANDO’ DALLA SUA FIDANZATA DI NOME SARA E  FECERO L’AMORE . DOPO TANTE BOTTE  SENTIRONO UNO STRANO RUMORE.  SMISERO BESTEMMIANDO PER IL DISTURBO.

IL RUMORE ERA UN GOLEM DI NOME ZIDRUNA  CHE VOLEVA RAPIRE  SARA  PERCHE’ AVREBBE POTUTO VENDERLA COME SCHIAVA.

SIMONE DISSE: ”SENTI PORCA T***A FACCIAMO UNA COSA SE VINCI TU TI PRENDI LA MIA RAGAZZA  SE VINCO IO ME LA TENGO  PER ME “ ZIDRUNA RISPOSE: ”OK VA BENE QUANDO SARA’?”

“DOMANI MATTINA”,  RISPOSE SIMONE,  “ALLE 9:50 NEL BOSCO BLU PIENO DI FATE”;

RISPOSE  ZIDRUNA: “OK VA BENE” .                                   

 
ARRIVO’  IL GIORNO DELLA    BATTAGLIA  E  SIMONE SI PREPARO ‘   GIORNO E NOTTE E IL GOLEM  UGUALMENTE SI PREPARO’.
LA RAGAZZA FACEVA  IL TIFO PER SIMONE:  “DAI SE VINCI TI SPOSO E MI AVRAI TUTTE LE NOTTI PER TE. “
PREPARARONO LE SPADE E COMINCIO’ LA BATTAGLIA ; SIMONE SI RESE CONTO CHE  ZIDRUNA ERA MOLTO STANCO QUINDI PER NON STANCARSI ANCHE LUI FECE UN COLPO SOTTO LA CINTURA DI ZIDRUNA.
SIMONE VINSE LA BATTAGLIA E SPOSO’ SARA E PASSARONO MESI, DOPO DI CHE LEI FECE UN BEL BAMBINO DI NOME HERCULES
 
E UNA BAMBINA DI NOME MALEFICA.



I meravigliosi viaggi di Nina e le sue amiche (Andreea Sarmasan)


Molto tempo fa in Africa, a Tunisi, viveva una ragazza di nome Nina.

Lei aveva una sorella un po' timida di nome Alessandra, ma ogni volta andava con Nina nei suoi viaggi avventurosi.

Le sue migliori amiche Serena, Cinzia e Alessia erano delle strane creature alate con occhi sporgenti e vestiti stupendi, erano in grado di fare magie.

Loro avevano un nemico molto pericoloso che avevano sconfitto in uno dei loro viaggi, ma si riprese e volle vendetta; questo loro nemico  era un pirata tedesco con la sua ciurma: si chiamava Kitenaften, ma tutti lo chiamavano Davide  per le sue imprese pericolose e per tutte le città che ha distrutto.

Un giorno Nina scoprì una cosa devastante: Kitenaften la stava cercando e la voleva uccidere.

Lei e le sue amiche salirono su una barca e scapparono in Giappone.

Pensavano di essere al sicuro, ma il corvo di Davide le aveva seguite.

Cercarono di nascondersi nei paesini più sperduti, ma invano.

Un giorno capitarono a Okinawa, un piccolo paese sulle montagne.

Quel giorno Nina notò una cosa: ”Venite ragazze c'è una caverna, chissà dove porta? Scopriamolo!!”

Le altre dissero in coro: ”Ma sei matta, ci sono mille pericoli là dentro vuoi ucciderti?!”

“Fifone, fifone non volete venire perché avete paura di una grotta!”

Alla fine entrarono nella grotta.

Era un posto incantevole con una città sotterranea. Entrarono nella caverna e videro un drago a tre teste che stava dormendo beatamente nel suo covo nascosto. Nina fece un passo falso e calpestando una roccia diede inizio ad una serie di trappole. Lei si ricorda che in un viaggio nell'Amazzonia sconfisse un ciclope che si chiamava Lila e prese la spada sconfiggidragotriteste e che ogni premio delle sue vittorie se lo portava sempre con lei.
In quel momento si svegliò il drago e tutte spaventate cercarono una via di uscita, ma il drago poteva comandare tutta la caverna e fece chiudere l'unico ingresso di tutta la caverna.
Infuriato che le ragazzine lo avevano svegliato dalle sue bocche fece uscire ghiaccio, terra, aria.
Nina tirò fuori la sua spada sconfiggidragotriteste mentre Alessandra teneva occupata la bestia, Alessia, Serena, Cinzia cercavano il suo punto debole.
Le cinque ragazze uccisero il drago.

 Improvvisamente divenne un corvo nero e  intuirono che era  stato Kitenaften.

In coro Alessia e Cinzia decisero che doveva diventare il loro scopo nella vita sconfiggere Kitenaften.

Dopo un po' di tempo, circa 2 mesi, le ragazze decisero di esplorare il mondo.

Mentre erano nell'oceano Indiano qualcosa colpì la loro nave; era Kitenaften e la sua ciurma muniti di armi e cannoni spararono contro Nina e le amiche.

“Attaccate miei prodi dobbiamo distruggerle!!” continuava ad urlare Kitenaften.

Le ragazze impaurite non sapevano cosa fare, pensavano fosse la loro fine. All'improvviso una palla di cannone colpì le ragazze.

Loro non erano ancora morte e con le ultime forze scagliarono le uniche armi che avevano a disposizione.

Per fortuna colpirono Kitenaften e la ciurma senza di lui non sapeva cosa fare.

Il secondo colpo colpì il centro della barca e morirono tutti affogati. Con le uniche forze che avevano andarono su un'isola e lì le curarono e tornarono a vivere serene senza essere perseguitate.

 

sabato 14 marzo 2015

Il ragazzo congelato (Iris Mazzei)


C’era una volta un cane magico, trovò un ragazzino normale congelato, il cane lo scongelò  e quando si svegliò il ragazzo cadde a terra. Quando si svegliò vide il cane e gli fece tante domande. Il cane rispose a tutte le sue domande e diventarono amici. Il cane, che si chiamava Jake, chiese al ragazzo come si chiamava e disse che si chiamava Fin. Sapeva usare le armi. Così la principessa del regno gli chiese di svolgere il compito più pericoloso del mondo: liberare suo fratello dal regno di fuoco.

Fin accettò e Jake lo seguì ( il cane si sapeva anche allungare).  Andarono nel regno di fuoco con uno scudo protettivo.  Andarono dal re e gli chiesero: ”Se tu fra questi tre doni riuscirai a trovare un pugnale ti tieni il fratello della principessa se no noi ce lo prendiamo “. Il re accettò e scelse il dono numero tre. Era giusto, così l’avventuriero lo ingannò e prese il pugnale, uccise il re e liberò il fratello. Tornarono dalla principessa che gli disse: “Visto che hai portato a termine il tuo compito ti spedirò alla tua epoca con Jake “. Fin tornò a casa con Jake e vissero felici e contenti.

L'angelo particolare (Clintin Igbinovia)


Cj è un ragazzino un po' strano, lui ha capelli biondi, occhi azzurri, naso a patata, orecchie normali, denti bianchi, come l’interno di un cocco, vestiti firmati da rapper, occhiali da vista ed è sempre con un berretto.

Lui è un ragazzo, come ho detto prima, strano perché tutti lì in quella città in Sciencity volevano diventare tutti leggende della scienza invece lui voleva diventare leggenda dello sport e voleva andare alle olimpiadi. Allora tutti i giorni Cj diceva ai suoi genitori che andava al museo per studiare il medioevo però non era proprio così perché lui scappava dalla città perché nella sua città non c'erano associazioni sportive, allora lui, prendendo l’unico progetto che ha vinto per un regalo di consolazione per essere arrivato ultimo alla gara di intelligenza, se ne scappa tutto solo al campo di un'altra città per allenarsi tutta la notte a basket, calcio, tennis, nuoto, pallavolo, atletica…

Lui in educazione fisica era il più bravo della classe ma nelle altre materie era l’ultimo della classe infatti era anche stato bocciato e per i suoi prof era la vergogna, per la Spirit Live, la scuola più educata del mondo, di cui facevano parte 1786 classi, e questa è la prima.

I suoi compagni che erano molto secchioni ed egoisti, lo prendevano in giro perché il suo voto massimo era 8 mentre per loro invece il loro minimo voto era 9, che per loro era bassissimo; però a Cj non importava più di tanto perché lui diceva che studiare non è importante ma è importante solo allenarsi e il suo motto era “sei esercizi al giorno leva la scuola di torno”.
Lui una notte passando dal bosco, per andare nella sua beata pista, sentì degli urli spaventosi, allora lui spaventato scappò a più non posso, e, ovviamente senza farlo apposta, batté il suo record personale dei 200 m in meno di 15 s, così nel frattempo arrivò anche per la prima anzi primissima volta 10 minuti in anticipo, così lui ne approfittò per copiare i compiti da internet.
Lui finendo tutti i suoi allenamenti aveva paura di passare dal bosco che per lui era infestato da fantasmi, allora chiamò sua madre dicendole che aveva sbagliato strada e non era venuto con il suo motorino e le disse altre bugie del genere così la convinse.
Lui sognava uno strano angelo che gli diceva ripetutamente “E”. Cj pensando fosse solo un orribile incubo se ne fregò, così l'indomani anche se era vacanza si svegliò sempre di buon'ora e, ancora curioso di quello che aveva sentito il giorno prima, chiamò i suoi amici che avevano il suo stesso desiderio solo con sport diversi: Gioele con il nuoto, Aurora con il calcio, Simone con il pugilato.
Loro andarono tutti assieme a indagare sui rumori che Cj aveva sentito la notte prima, aspettando ore ed ore ad un certo punto sentirono degli strani strilli, loro facendosi coraggio seguirono la stana voce che proveniva proprio dal centro del bosco ma giunti lì non trovarono assolutamente niente, allora straniti cercarono degli indizi, ma non trovarono nulla neanche impronte di scarpe allora mentre loro cercavano ogni soluzione possibile, degli altri urli di ragazza si sentirono fittamente dall'altro lato del bosco, loro correndo come se fossero alle olimpiadi trovarono due strani angeli che stavano orribilmente divorando Peretti, un loro amico di un'altra città. Tornati a casa decisero di dire ai loro genitori tutto quanto ma i famigliari pensando che era solo uno dei loro terribili scherzi non li ascoltarono, ma loro cioè Cj, Gioele, Aurora e Simone non si arresero allora andarono alla polizia dove tutti gli impiegati gli risero in faccia.
Loro dalla vergogna e dalla rabbia decisero di scappare solo che non avendo posti in cui andare presero delle scorte per un intero mese, poi si accamparono in una casa disabitata.
Cj sognò di nuovo l’angelo solo che questa volta si presentò e gli disse che era stato catturato con i genitori dei suoi amici e lui era l’unico essere in grado di sconfiggere il potente e misterioso dott. Casetta e sua moglie dott.ssa Raso sapiens in tutta la galassia. L'indomani andarono a casa ed era vero: i loro genitori non c'erano più: decisero di aspettare un po’ perché forse erano andati a fare la spesa, però nessuno era entrato o uscito per tutto il giorno. Provarono a chiedere aiuto solo che come i poliziotti la gente gli rideva in faccia, allora i quattro ragazzini decisero di andare loro a salvare i loro genitori solo che non sapevano tante cose, tipo dove erano andati; allora partendo in direzione del bosco pensarono a come fare a sconfiggere i due demoni.
Nel sogno fortunatamente riapparì Marta cioè l’angelo della vita con altri esseri: Gianluca il secondo angelo, Daniele metà umano metà maiale, Pipino il postino dell'imperatrice Andreea, Luca il cuoco, Marika l'unicorno, Cinzia una cacciatrice, Iris una pescatrice, Deborah una vagabonda, Serena una fata, Alessia una sirena, Martina la sorella di Rocco Siffredi, Elena un piccolo elfo e infine Clintin il gemello disperso di Cj. Anche i genitori furono liberati.
Cj vedendo uno uguale a lui capisce che era stato adottato e che forse quella era la sua vera e unica famiglia; lui cercando risposte riandò a casa in piena notte per chiedere ai suoi due genitori come era nato, loro gli risposero con sincerità dicendogli che era stato adottato; lui giù di morale si addormentò e PUF ecco i mostri solo che notò che erano in 19 questa volta, i suoi tre amici erano stati catturati.
FINE PRIMO EPISODIO

Il giovane spadaccino delle acque (Luca Di Pace)


TANTO TEMPO FA C'ERA UN GIOVANE GUERRIERO SPADACCINO, IL SUO NOME ERA CASPIAN DECIMO.

LUI SI VESTIVA CON DEI VESTITI DA SAMURAI, DIETRO LE SPALLE AVEVA LE FRECCE E L'ARCO, LEGATA ALLA VITA AVEVA LA MITICA E AFFILATA SPADA. VIVEVA IN UN PAESE SPERDUTO CHIAMATO AKILIAN, QUESTO PAESE AVEVA LE MAGGIORI RISORSE D'ACQUA DI TUTTO IL MONDO INTERO.

UN GIORNO CASPIAN ANDO' A FARE UN BAGNO AL MARE MA AD UN TRATTO L'ACQUA SCOMPARVE, I SUOI AMICI PETER, KAAROT, GABRY E LUI ANDARONO A VEDERE IN TUTTO IL PAESE MA ANCHE LÌ L'ACQUA ERA SCOMPARSA.

ALLORA LUI E I SUOI AMICI DECISERO DI FARE UN VIAGGIO LUNGHISSIMO PER RITROVARE L'ACQUA DEL LORO PAESE .

AVEVANO SOLO UN OBBIETTIVO: RITROVARE L'ACQUA.

ATTRAVERSARONO UN BOSCO IN CUI TROVARONO DEI NEMICI CHE DOVEVANO SCONFIGGERE PER ANDARE AVANTI , CI RIUSCIRONO MA I NEMICI LI  RITROVERANNO PRESTO…

ANDANDO SEMPRE AVANTI INCONTRARONO RAFFAELLO, UN ANZIANO SIGNORE NANO, E MICHELANGELO, UN RAGAZZO GIOVANE, E UN ALTRO NANO NIPOTE DI RAFFAELLO, E GLI DISSERO CHE DUE GIORNI PRIMA AVEVANO SCOPERTO CHE IL GRANDE SOVRANO DEL CASTELLO STREGATO DI TELMAR AVEVA ELIMINATO TUTTA L'ACQUA DI AKILIAN, E POTEVANO RIAVERE L'ACQUA SOLO ELIMINANDO IL SOVRANO MIRAS SETTIMO E POTEVA ELIMINARLO SOLO UN RAGAZZO DI NOME CASPIAN DECIMO.

SI UNI' AI QUATTRO ANCHE MICHELANGELO, PARTIRONO DI NUOVO PER IL CASTELLO STREGATO, APPENA ARRIVATI VIDERO DA LONTANO I NEMICI DEL BOSCO,VOLEVANO ENTRARE MA IL PORTONE ERA CHIUSO, MA MICHELANGELO E GABRY ABILISSIMI ARCERI CON UNA FRECCIA TUTTI E DUE INSIEME APRIRONO IL PORTONE, COSI' TUTTI E CINQUE ATTACCARONO IL CASTELLO. SCONTRI MAGNIFICI CONRO SCONTRI MAGNIFICI. IL RAGAZZO CERCO' MIRAS, LO TROVO’, LO SCONTRO FU EPICO, SI FERIRONO A VICENDA MA ALLA FINE IL GIOVANE SPADACCINO CON UN’UNICA MOSSA LO ELIMINO’.

 


La banda del cristallo (Gioele Damiano)


Un giorno due giovani ragazzi di nome Gioele Damiano e Davide Pipino erano a mangiare in riva a un lago.


Dopo un po’ di tempo si prepararono per andare via ma una terribile creatura, gigantesca, che si stava avvicinando piano piano, voleva distruggere la città.

Solo una persona sapeva che quel mostro sarebbe arrivato a distruggere tutta la città compresi gli abitanti: era il vecchio saggio; si chiamava Davide Peretti che sapeva pure come fermare il terribile Mostro.


Davide Pipino e Gioele Damiano erano l’unica speranza di vita perché loro erano i prescelti.

I giovani ragazzi chiesero al vecchio se voleva andare con loro.

Peretti il vecchio non sapeva cosa rispondere perché era un viaggio molto pericoloso, ma accettò.

Il saggio vecchietto disse che bisognava andare nel deserto e poi nella foresta amazzonica per prendere le gemme del potere che ti consentivano di aprire un portale che ti porta nel Neder, un piccolo inferno.

 
Gioele, Davide e il vecchietto Peretti in poco tempo furono nel deserto.
 
Camminarono per ore ed ore fino a che trovarono la piramide che conteneva la preziosa gemma ma Peretti disse in modo cinese perché era cinese:”Tloppo facilè!”
 
 


Arrivarono due bisce gigantesche che proteggevano la gemma, ma Pipino aveva una granata e la lanciò nell’ entrata, così le bisce gigantesche rimasero intrappolate.
 
 
Quando andarono nella foresta amazzonica trovarono la fortezza magica.
Gioele disse: ”Guardate là, c’è la seconda gemma!!”
Ma prima che facessero un passo arrivarono dei samurai. Loro non si potevano difendere perché non avevano armi mentre i samurai sì. Arrivò un grosso uomo con i muscoli e due spade, si chiamava Clintin Igbinovia che disse ai tre ragazzi di prendere le spade e combattere ma Gioele andò a prendere la gemma e poi aprì il portale.
Gioele gridò che era aperto allora lui entrò e poi tutti gli altri.
La nuova banda formata da Clintin il muscoloso, Peretti il vecchio cinese, Pipino e Gioele il capo banda andarono dalla più potente creature demoniaca a prendergli una lacrima per andare nell’inferno puro. Piano piano andarono dalla creatura e prima di conficcargli la spada negli occhi, il mostro si svegliò e prese Peretti perché era il più vicino e lo voleva mangiare.


Ma ecco che arrivò il professor Rosso.


Lo chiamavano così perché era il più potente dei maghi e perché insegnava.

Rosso fece la magia del fuoco e la scagliò contro il mostro, che cadde e perse i sensi, Clintin lo accecò con la spada e cadde una goccia per terra e si teletrasportarono nell’ inferno puro: era un orrore.

Arrivò il diavolo, era impossibile da sconfiggere, quindi dovettero solo più scappare ma Clintin e il mago Rosso fecero una magia unita per allontanarlo, tutti scapparono tranne Gioele che andò dietro una roccia perché sentiva delle urla: era Simone che era bloccato in una roccia.


Gioele lo tirò e Simone si staccò;


scapparono più veloce che potevano e si buttarono nel teletrasporto che li portò nel paradiso.


Una volta arrivati videro: Clintin, Pipino, Peretti e il mago Rosso. Andarono da Dio e sapeva già cosa volevano: gli diede il cristallo.

Una volta tornati a casa nella città, la squadra tornò con una potenza enorme il cristallo in bocca al mostro e il mostro esplose!

Tutti furono felici per il resto degli anni.

mercoledì 11 marzo 2015

Il tesoro nascosto (Gianluca Chiale)


Nel lontano Giappone, nei pressi di Tokio vivevano due grandi tribù di samurai che si facevano guerra da secoli.

In una delle due grandi tribù viveva una famiglia molto povera, il padre era un soldato dell’esercito, la madre si occupava invece delle faccende domestiche e del suo unico e piccolo figlio, il suo nome era: Tai Huan.

I genitori del figlio non sapevano che cosa fare in un momento di guerra come questo, il padre decise così di partire per la guerra e la madre di tenere il figlio a bada. Dopo 10 anni, il figlio piccolo, allevato dalla madre, divenne un vero e proprio soldato.

Così la madre  e il figlio tanto ansiosi e preoccupati per il padre, decisero che la madre stesse ormai da sola e il figlio raggiunta la maggiore età partisse alla ricerca del padre.
 Dopo lunghe praterie attraversate con il cavallo, decise di fare una sosta in città.
Ma questa città per lui non era molto bella perché la gente era antipatica brutta e soprattutto maleducata.
Proprio quel giorno lì in quella città, c’era un mercato, a lui non piaceva neanche quello, a un certo punto vide fra dei banchi un cartello con scritto:”Chi mi porta un tesoro immenso costituito da grandi ori e gioielli preziosi gli dono un castello.”
Lui stupito da questa cosa, pensò a tutto quello che poteva fare in un castello del genere, così dimenticò subito la ricerca del padre e chiese a qualcuno di questa cosa, ma nessuno gli seppe rispondere.
Così si mise in cammino con il suo cavallo, verso il primo porto che vide, così saltò con il suo cavallo verso il posto più grande per lui, la Cina.
Attraversando la Corea del sud. la Corea del nord e il mare, arrivò finalmente in Cina, dove lo aspettava il suo bottino. Ma lui non sapeva che questo tesoro era nascosto oltre la muraglia cinese e in un castello oscuro, controllato da mille guardie.
Così si incamminò tranquillo e felice con il suo cavallo, ma quando arrivò davanti alla muraglia, si spaventò, e si nascose per non farsi vedere dalle guardie.
Inventandosi un piano per non farsi scoprire, distrasse i soldati, e il piano riuscì, aveva sorpassato la muraglia cinese!!! Dopo avere superato i soldati, si diresse velocemente verso il castello che conteneva il tesoro.
Quando si stava avvicinando verso il bottino, sentì una voce familiare, e capì subito chi era: suo padre che era imprigionato nella prigione, così lo liberò subito e gli spiegò tutto ma il tempo era poco per poter non farsi scoprire dai soldati e prendere il tesoro così si diresse rapidamente verso la prigione dove c’era il tesoro e con delle chiavi, aprì la prigione e ebbe quello che voleva.
IL figlio e il padre si recarono alla città un po’ strana del mercato come lui l’aveva definita, e diede al rispettivo proprietario il tesoro e lui sorpreso e contentissimo del tesoro gli diede il grande castello che lui desiderava tanto.
Andarono così dalla madre e vissero così per sempre felici e contenti, da poveri diventati ricchi.

martedì 10 marzo 2015

L'avventura di un piccolo gnomo (Daniele Casetta)


La vita dopo la venuta di Balton non fu mai piu’ la stessa cosa . Noi tutti gnomi ci nascondevano da lui per non farci prendere ma tutto cio’ non bastava e ora sono rimasto solo io . “Andro’ a salvare i  miei amici e scopriro’ che fine hanno fatto!”  dissi io con voce arrabbiata . ”Ah scusate  mi presento : mi  chiamo Robert  e sono un folletto avventuroso “     

Dopo giorni di cammino nel bosco  ho finalmente raggiunto il castello di Balton. All’entrata un orco  gigante sbarrava la strada e non aveva intenzione di farmi passare ; era un mostro alto cinque metri e aveva la pelle squarciata come quella di un morto. Ma con l’ astuzia di un piccolo folletto, cioè io, e la stupidità di quel brutto mostro, io costruii un folletto simile a me con la terra e mentre l’ essere si scaraventava contro un cumulo di terra io passai tra le sue gambe entrando nel castello.
 
Appena entrato un milione di occhi rossi si puntarono su di me, ma non mi spaventai, dolcemente sfilai la mia bomba di fumo velenoso dalla tasca e appena scoppiò caddero come grandine dal cielo moltissimi ragni pelosi con denti velenosi, ma per fortuna erano ormai innocui.  
 
Dopo qualche passo sentii qualcosa sotto i miei piedi. Milioni di spade iniziarono a fluttuare e velocemente si dirigevano verso di me, ma ad un certo punto notai una piccola fessura e vi entrai dentro e trovai un corridoio parallelo. Arrivai fino in fondo e trovai un’ immenso stanzone pieno di gabbie con dentro tutti gli gnomi del paese. Appena mi videro saltarono tutti dalla gioia e incominciammo a recitare la formula magica che solo noi sapevamo e dovevamo pronunciarla tutti insieme. All’ improvviso Balton balzò in un mondo parallelo e tutti gli gnomi potevano vivere finalmente in pace e festeggiare il loro eroe Robert per cento giorni e cento notti.                                       

                                                  

LA MORTE QUASI ALLE PORTE (Marta Cappa)


Era un giorno tranquillo a casa dell'astronauta Jon; ad un certo punto squillò il telefono: ”Buon giorno parlo con il signor Jon?” con voce acuta.”Sì perché?”, un po' sospettoso. ”Perché è stato scelto per la prossima missione nello spazio, accetta?” Jon era indeciso e attaccò. Il giorno seguente, alla stessa ora, di nuovo quella voce al telefono, questa volta doveva dirle subito sì o no, e senza pensarci due volte Jon accettò.

E dopo mesi di duro allenamento il giorno della partenza arrivò: la sua missione, insieme a una ragazza di nome Laura, era scoprire nuove galassie e pianeti. Usciti dalla struttura per gli allenamenti migliaia di persone: fotografi, giornalisti, TV o anche cittadini provenienti da tutto il mondo erano lì per vederli partire nello spazio. I giovani astronauti salirono sulla navicella e: ”5, 4, 3, 2, 1,” partiti.

 Nei primi giorni non c'era nessun problema, viaggiavano sereni e orgogliosi di se stessi, ma:”Boom” un asteroide colpì la navicella: ”Houston abbiamo un problema!”
Jon non si fece prendere dal panico e si mise la tuta da astronauta mentre Laura cercava di aggiustare i filtri per l'ossigeno: ”Boom” Laura non ci pensò due volte si mise la tuta d'astronauta e uscì insieme a Jon: ”Boom” la navicella era ridotta in mille pezzi. ”Andiamocene in un'altra navicella prima che finiamo come questa navicella” disse Laura che iniziava a preoccuparsi.

L'ossigeno stava per finire, pochi minuti e non avrebbero più visto la terra. Ma all'improvviso gli occhi di Jon si illuminarono: ”Una navicella”. Stavano per salire quando un buco nero li portò via con sé. Quando uscirono non avevano più bisogno dell'ossigeno: ”Dove siamo?” chiese Laura. ”Credo che siamo in un altro UNIVERSO! E ci si sono altri esseri umani!” disse Jon entusiasta.

Però questi esseri umani non erano pacifici; Jon e Laura erano nel bel mezzo di una guerra stellare: con navicelle spaziali, navi volanti, stelle che trasportano “alieni” di  qua e di la'...

 
Ad un certo punto una mano li portò via in una grotta sul pianeta Qui. Quella mano era di una principessa: capelli biondi, occhi verdi, le  labbra erano gialle, aveva un vestito lunghissimo tutto colorato: con rosso, arancione, verde, blu...la sua carnagione era scura, bellissima: ”Sono la principessa Mir, mi dovete aiutare, i Cornuti mi hanno rapito e adesso il mio popolo sta lottando contro di loro, aiutatemi”.

Laura decise di portarla al castello di Mir passando da scorciatoie senza che li  vedessero, però dovevano affrontare la foresta dei Colmeri: degli esseri viscidi, piccoli ma se ti mordono rischi la morte, La Fontana della Verità: fa  dire la verità ma molte volte ferisce le persone, e La Casa del Finto Amore che ti fa innamorare di persone malvagie.

Nella foresta dei Colmeri per fortuna non ci sono stati morti, però alla Fontana della Verità a Jon scappò una parola che fece sentire Laura una buona a nulla. La cosa più grave era che Laura, nella Casa del Finto Amore, si stava per innamorare del re dei Cornuti.

Superati tutti gli ostacoli arrivarono al palazzo: era bellissimo come la principessa, pieno di colore, sulle finestre non mancavano i merletti, ogni torre aveva il suo nome e bandiera. La porta era circondata da cavalieri con strane armature, il cortile era enorme con una gigantesca piscina e una fontana della parola che ascolta i tuoi sentimenti, la cosa più importante era l'albero della VITA: se cadeva una foglia vuol dire che una persona non rispettava la vita, infatti il popolo della principessa era pacifico, in quel momento l'albero era spoglio a causa della guerra in corso.

Dentro il palazzo era uno spettacolo della natura: ogni stanza rappresentava la vita, la natura, il bene e il male.

La missione era finita, Mir prese il suo scettro e ad un tratto la guerra finì, il palazzo diventava sempre più bello e l'albero della VITA aveva riacquistato la sua bellissima chioma, la fontana della parola riascoltava la gente, il palazzo si abbelliva sia dentro che fuori...

L'unico problema era ritornare a casa. Mir puntò lo scettro contro di loro: ”Mi promettete che non racconterete niente a nessuno di quello che avete visto e sentito?” Jon e Laura lo promisero e una luce li scaraventò a Houston.                                                                             
 
MARTA CAPPA                                                         
                                                                                                                                                                                      

lunedì 9 marzo 2015

La lotta contro il tempo (Elena Brignoli)


In un’oasi  africana vive una scimmia di nome Ugo.



Un giorno Ugo riceve un messaggio sconvolgente: la sua amica Jasmine è stata rapita dal terribile dottor Holso.



Sul messaggio c’è scritto che se Ugo vuole rivedere viva Jasmine deve trovare e consegnare entro quattro giorni due uova di serpente a sonagli e due piume di pappagallo himantus.


Senza esitare Ugo parte alla ricerca delle uova e delle piume. Il serpente a sonagli è un animale velenoso che vive nel deserto.


Dopo ore di cammino sotto il sole cocente, finalmente, Ugo trova il nido del serpente. Come fare a prendere le uova senza essere morso? La scimmia, previdente, ha portato con sé un piffero magico.

Ugo inizia a suonare una melodia che incanta il serpente, così riesce a prendere le uova.

La prima cosa è stata trovata,  ora deve cercare le piume del pappagallo himantus. Questo animale è un’esemplare raro che vive nella foresta Amazzonica e per riuscire ad arrivarci Ugo deve attraversare un portale magico.


Per farlo aprire deve risolvere un indovinello: quando ci siamo lei non c’è, quando lei c’è noi non ci siamo più.

Ugo inizia a pensare e finalmente risolve l’indovinello e urla:” La morte!”

La risposta è esatta e il portale si apre. Il pappagallo vive in cima a degli alberi altissimi. Come fare per farlo scendere? Anche questo Ugo l’aveva previsto, infatti ha portato con sé dei fiori il cui profumo attira il pappagallo.


Ugo mette un po’ di fiori per terra e si nasconde. Appena il pappagallo scende con uno scatto Ugo gli strappa due piume.

Adesso la scimmia ha sia le uova che le piume e gli rimane solo un giorno per consegnarle a Holso.

Arriva finalmente dal dottor Holso. Ugo vede la sua amica rinchiusa nella gabbia.

Ugo chiede a cosa gli servono le uova e le piume e perché ha scelto proprio lui per  cercarle.

Il dottore gli risponde che era sicuro che solo lui sarebbe riuscito a trovare tutto e per costringerlo a farlo aveva rapito Jasmine.

Le uova e le piume sono gli ultimi due elementi per completare la formula che trasforma le pietre in oro.


Mentre  Holso è distratto dal suo racconto Ugo libera la sua amica e dopo aver distrutto la formula fuggono via.

Ugo e Jasmine ritornano felici nella loro oasi.