mercoledì 27 maggio 2015

Lupo saggio (Luca Di Pace)

Una volta in un bosco c’era una mamma di sei piccoli cuccioli di lupo.


Era già il periodo dell’inverno, la mamma iniziò a insegnare ai cuccioli come cacciare le prede, fra i cuccioli e la mamma presero prede, piccoli per i cuccioli e grandi per la mamma, conservarono le prede nella loro tana per il gelo che stava per arrivare. Arrivò la tormenta di neve, ma soprattutto di vento, la tormenta si scatenò sulla tana e nel territorio; un cucciolo provando a scappare perse la vita perché fu schiacciato da un albero. Gli altri cuccioli tranne due erano scomparsi e non si seppe più niente di loro, la mamma rimase schiacciata sotto la tana che a sua volta fu schiacciata da un albero. Un cucciolo che era rimasto in vita si ferì una zampa, il fratello dovette portarlo su di , i due dovettero fare tanta strada prima di seminare la tormenta, il fratello dovette mettere giù il malato e cercare cibo e una tana per ripararsi dal freddo, per costruire la tana il cucciolo dovette prendere rami, legno, foglie. Riuscì a costruirla ma cibo niente perché tutti gli animali si erano già tutti rifugiati, il cucciolo malato nel tragitto perse molto sangue e dopo essersi fermati morì. Si nascose dentro la tana. Passato mezzo inverno uscì di nuovo fuori: ormai era già cresciuto un bel po’. Gli animali uscirono dalle loro tane, animali che andavano a cacciare,  compreso lui e anche altri lupi. 


Ormai come era sua abitudine andava a cacciare ma in quel tragitto trova una banda di lupi che volevano la preda, loro erano in cinque e lui solo. Iniziarono ad attaccarlo e lui per sua difesa si scatenò contro di loro (dimentico una cosa , in questo periodo ha trovato due amici lupi con i quali ha fatto “allenamento” nella lotta.) Arrivarono i suoi due amici lupi per schierarsi dalla sua parte per combattere contro la banda.

Un giorno mentre passeggiava con i suoi due amici trovarono un lupo nero poco anziano, il lupo saggio si ricordò di quando era piccolo e che il padre che credevano tutti morto era proprio uguale nel modo di parlare.
Lupo nero: << Ti ricordi sono io tuo padre! >>
Lupo saggio: << No mio padre è morto quando io ero ancora cucciolo, e proprio davanti a me è morto perciò non può essere! >>
Ormai si era dato per vinto, andarono nel bosco da un lupo anziano perché lui sapeva tutto.
Lupo anziano disse: << Sì quello che vedi davanti a te è tuo padre>>; lupo saggio ci credette e da allora diventarono inseparabili lui suo padre e i suoi due amici.


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