sabato 16 maggio 2015

Storia di Macestik (Martina Bessone)

C’era una volta un cavallo selvaggio, alcuni dicevano che non esisteva, altri  che era una leggenda, altri ancora che esisteva, non si sa chi abbia ragione.
Un giorno Marianna e le sue sorelline più piccole andarono in vacanza da loro zio in una accademia per cavalli, ma gli affari non andavano a gonfie vele perché non avevano vinto  più nessuna gara e se non vincevano questa gara dovevano vendere l’accademia: cosa che non volevano fare.
Un giorno Marianna e le sue sorelle andarono e fare un giro a cavallo e Marianna vide un cavallo bellissimo; era tutto bianco e nella criniera aveva una ciocca rosa.

Tornati all’accademia Marianna chiese a suo zio chi era il cavallo rappresentato nel cartello che c’è all’inizio, suo zio le chiese:” Perché ti interessa quel cavallo”? e lei rispose:”  Perché oggi durante la passeggiata mi è sembrato di vederlo”;  allora suo zio gli disse:”  Questo cavallo è un Macestik,; la leggenda narra che questi cavalli venivano cavalcati da delle principesse anche loro con una ciocca rosa e si dice anche che quando li cavalcavano sembrava che volassero, ma nessuno crede che questi cavalli esistano” .

 Marianna il giorno dopo andò nello stesso posto dove aveva visto Macestik per la prima volta e la ritrovo proprio lì. Marianna tutti i giorni segretamente va da Macestik e cerca di cavalcarla.
Una notte il proprietario di un'altra accademia molto più popolare di quella dello zio di Marianna andò lì e liberò tutti i cavalli più forti e allenati per la gara degli ostacoli cioè la più importante di tutte le altre gare.
Il giorno della gara non si sapeva più cosa fare perché non c’erano i cavalli, ma Marianna si presentò lì con Macestik e gareggiò.

Il proprietario dell’altra accademia imbrogliò tagliando la sella di Macestik facendo cadere Marianna, ma Marianna e Macestik non si arresero e gareggiarono anche senza sella perché Macestik si era abituata all’idea di essere cavalcata da Marianna.
Marianna e Macestik vennero premiate e lo zio di Marianna non dovette più vendere l’accademia. Marianna lasciò Macestik libera come aveva sempre vissuto.

MARTINA BESSONE

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