sabato 11 aprile 2015

Un incubo infinito (Alessandra Battello, Martina Bessone, Deborah Darò)


Merelin tutte le notti ha paura di andare a dormire per un incubo ricorrente: quando va a dormire le sembra di svegliarsi; si trova in una stanza solitaria e buia illuminata da una sola lampada che le sembra di aver visto da bambina. Vede una sedia a dondolo e si ricorda che era quella di sua madre Samara.

Vede un corpo con la faccia coperta dai lunghi capelli neri di sua madre. Subito corre ad abbracciarla ma appena si avvicina i capelli si scostano dalla faccia. E vede che non era sua madre e subito scappa; corre, corre e si ritrova nel pianeta dove viveva. Però vede che non era più  lo stesso; non era più abitato dai suoi parenti e amici, ma da orribili e malvagi zombie, che la circondano per ucciderla.

Vede un punto dove non ci sono gli zombie, dove c’era un braccialetto.

Aveva delle gemme viola e nere. Subito si chiede perché gli zombie stavano lontani dal braccialetto.  Non restò pensierosa per molto perché gli zombie si stavano avvicinando allora se lo mise. E subito diventò egoista e voleva la morte di tutti i suoi cari. Gli zombie diventarono i suoi scagnozzi e insieme lanciarono una bomba sul pianeta Terra. Ad un certo punto Merelin sente la voce di Samara che le dice non comportarsi così, il mondo è già pieno di cattiveria e non  bisogna aggiungerne altra. E’ intenta a togliersi il braccialetto ma il male ormai l’ha conquistata. La mamma si infuria e lancia una tempesta terribile che le sfila il braccialetto e lo sgretola. La ragazza scoppia a piangere e le lacrime da nere per il male  diventano sempre più limpide, pure come l’ acqua di un ruscello. Gli zombie sono ancora in giro a seminare il terrore e la disperazione.  Si ricorda di un libro che aveva lei da bambina: conteneva un rito antico, il quale se recitato bene poteva fermare il male. Merelin si ricorda come sua madre lo recitava, ci provò e riprovò, ad un tratto Merelin vide che il cielo si schiarì e gli zombie scomparirono. Ad un tratto sentì la voce di sua madre che le disse che aveva fatto la cosa giusta. Si risvegliò all’improvviso, scese dal letto, e andò in giro per il paese e trovò tutti i suoi cari e amici, anche quelli che non conosceva, e anche sua mamma Samara che tutti pensavano che era morta.

Merelin le andò incontro per abbracciarla con tanto amore.

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