sabato 18 aprile 2015

Gioele e la competizione magica (Gioele Damiano)


Un giorno un giovane mago di nome Gioele, parlando con i suoi amici, sentì che c’era una competizione magica vicino alla loro città, dicevano che si poteva vincere un miliardo di zlacal, che sarebbero soldi.

Il giovane mago si informò subito su internet di questo concorso e vide che si poteva inventare quello che si voleva, ma stavano per esaurirsi i posti, allora chiamò gli organizzatori del concorso e gli disse che voleva partecipare. L’amministratore gli disse che andava bene, l’unico problema era la madre di Gioele che l’aveva messo in castigo perché aveva trasformato sua sorella in una scatoletta di tonno.
Gioele pianificò un piano.
La sera quando tutti andarono a dormire, Gioele scappò dalla finestra senza lasciare tracce.
Una volta arrivato al concorso vide tutte le diavolerie più pazzesche, era una cosa stupenda.
 
 
 Prima di andare a preparare il suo progetto andò dall’organizzatore e gli chiese dov’era la sua postazione, gli indicò un angolino.
 
 
Una volta sistemato vide che sul tavolo da lavoro c’era di tutto e di più, tutte le cose più strane, era stupefacente. Costruì, con tutto il materiale che aveva, un SUPER CAPPELLO MAGICO che ogni cosa che pensavi te la faceva avere.
 
 
Una banda di ragazzi si avvicinò a Gioele dicendogli che non ce l’avrebbe mai fatta contro il loro SUPER ROBOT SPARA CLINTIN.
 
 
Gioele si arrabbiò e pensò a un’arma e il cappello gliela materializzò; tutti spaventati scapparono e Gioele vinse il primo premio.
 
 
Quando arrivò a casa Gioele inciampò, il rumore svegliò il papà, andò da Gioele per avvisarlo che la mamma era molto arrabbiata. Sua madre si svegliò  e disse a Gioele che era contenta che aveva preso il premio, perché era contenta che aveva preso un miliardo di zlacal.
 
 
 

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