IL
GIORNO PRIMA
Si
era svegliato con la luna storta....aveva litigato con Gianfranco, la sua
fedele serva e suo padre che aveva scoperto che era un mafioso. Aveva una casa di
più di 2000 metri quadrati, un ufficio tutto suo, una sua serva, un suo cane, un
cavallo, aveva i dipinti più belli del mondo...insomma era la persona più ricca
del mondo Carlo: l'unico difetto era che era uno dei capi della mafia.
A
prima vista era un gentiluomo: scarpe nere lucide e alla moda, jeans blu,
camicia bianca, giacca nera e una cravatta anni 70.
Aveva
degli occhi verdi bellissimi, era muscoloso, capelli biondi e carnagione
chiara. Ma stava tutto il giorno nel suo ufficio a trafficare e a dare ordini
ai mafiosi.
Carlo
non era solo in quell’ufficio, c'era il suo più caro amico Gianfranco, stava lì
da mattina a sera e poi andava nella sua casa a dormire. Però parlavano solo di
mafia 7 giorni su 7, non parlavano di nient'altro. Tutto il mondo lo sapeva,
sapeva che erano mafiosi, sapeva che erano i capi della mafia, sapeva che erano
ottimi amici, ma non sapeva cosa complottavano.Eppure da giovani erano i bambini più bravi del mondo, graziosi, cortesi, gentili...ma lo erano da bambini.
IL
SOGNO
In
quella notte ebbe un incubo orrendo: dei graffiti strani che volevano uccidere lui
e il suo caro amico Gianfranco. All'inizio pensò che era solo un incubo, ma si
ripeteva ogni notte.
Carlo
iniziò a spaventarsi e decise di andare da uno psicologo. “Buongiorno, ho un
incubo ricorrente e non so cosa fare!!!!” disse spaventato. “Non si preoccupi è
solo una casualità”.
Nella
notte stessa ha lo stesso incubo, ma un po' diverso: vede che viaggia con
Gianfranco nello spazio attraversando Nettuno, Venere, Saturno. Arriva infine
in uno strano pianeta.
Vede
il vicolo abbandonato e Gianfranco che viene sbudellato dai GRAFFITI ASSASSINI!
Capisce
che è un sogno premonitore e decide di salvare il mondo e non far più parte
della mafia.
All'improvviso
sente squillare il telefono.
“Pronto?”
“Ciao, sono Gianfranco, vuoi venire con me nel vicolo abbandonato a pianificare
delle cose?” “Sì certo, a domani”.
Lui
si accorge che nel sogno c'era proprio il vicolo abbandonato e Gianfranco che
muore. Capisce che lo deve salvare a costo di sacrificare la sua vita.
Il
giorno dopo si sveglia capisce che era un sogno premonitore; fa colazione,
accende la TV nel suo grandissimo salotto, guarda il telegiornale e sente la
notizia che sei persone nella sua città sono state uccise e sulle pareti
c'erano dei graffiti come quelli nel suo sogno. Aveva ragione quel sogno era
premonitore. Doveva avvertire la gente e anche subito, per prepararsi per la
notte, corre al centro della città, anche se era con il suo bel pigiamino con
pistole e cuoricini.
Arrivato
al centro della città cercava di attirare l'attenzione della gente e ci riuscì
subito con quel pigiama, poi parlò:” Stanotte non dormirete tranquilli,
potranno venire degli esseri disgustosi e potrebbero uccidervi lasciando un
segno, un GRAFFITO”; e la gente: “E adesso dovremo credere ad un mafioso con un
pigiama a pistole e cuoricini, che ha ammazzato centinaia di persone? Noi possiamo
anche credere che sia un piano tuo e di quell’orribile Gianfranco”. Carlo
furioso rispose: ”Bene voi volete la vostra morte, io ho tentato di salvarvi ma
voi volete morire: morite!!! Cosa me ne frega!!!”, e se ne va infelice e tutti
ridono del suo pigiamino.
Capisce
che nessuno gli avrebbe mai creduto, neanche Gianfranco il suo migliore amico:
in tutti questi anni ha portato troppi dispiaceri alle famiglie del mondo; doveva
diventare buono, doveva cambiare e come fare? Salvare il mondo...
NELLA NOTTE...
Entra
in una dimensione estranea mai conosciuta o scoperta dall'uomo. Subito dopo
appare Gianfranco; viene subito catturato da Ingrid la capitana dei graffiti
uccisori di uomini innocenti.
A
quel punto pensò all'algebra e disse due formule complicate. La capitana dei
graffiti scomparve nel nulla. In quel momento capì che l'algebra era la
soluzione per salvare il suo caro pianeta, il pianeta Terra!!!!
Con
tre calcoli a mente riuscì a calcolare che c'erano 40000 graffiti assassini e
40001 formule di algebra.
Gli
esseri capirono che è stato Carlo a uccidere la loro capitana.
Tutti
i 40000 graffiti avevano circondato Carlo così che non potesse scappare. In
quel momento disse 40000 formule di algebra e li sconfisse tutti.
IL
RISVEGLIO
Cade
dal letto, si sveglia di colpo, guarda il suo orologio gigante tempestato di
diamanti e vede che erano le 7:01 e capisce che quell'incubo, i graffiti
assassini, il vicolo abbandonato e che sapeva l'algebra, non era mai accaduto,
tranne il suo adorato pigiamino. Ma rimase buono e capisce che essere crudeli e
mafiosi porta alla morte. Ma quello che ha capito è che la vita bisogna
godersela e gli amici bisogna tenerli stretti e che sono le persone a cui vuoi
più bene e non rinchiudersi in un ufficio di incubi per le famiglie e il mondo.
Il mattino stesso donò
80000
€ per
i bambini poveri.
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