sabato 11 aprile 2015

La notte cambia la vita (Marta Cappa e Andreea Sarmasan)


IL GIORNO PRIMA


Si era svegliato con la luna storta....aveva litigato con Gianfranco, la sua fedele serva e suo padre che aveva scoperto che era un mafioso. Aveva una casa di più di 2000 metri quadrati, un ufficio tutto suo, una sua serva, un suo cane, un cavallo, aveva i dipinti più belli del mondo...insomma era la persona più ricca del mondo Carlo: l'unico difetto era che era uno dei capi della mafia.
A prima vista era un gentiluomo: scarpe nere lucide e alla moda, jeans blu, camicia bianca, giacca nera e una cravatta anni 70.


Aveva degli occhi verdi bellissimi, era muscoloso, capelli biondi e carnagione chiara. Ma stava tutto il giorno nel suo ufficio a trafficare e a dare ordini ai mafiosi.
Carlo non era solo in quell’ufficio, c'era il suo più caro amico Gianfranco, stava lì da mattina a sera e poi andava nella sua casa a dormire. Però parlavano solo di mafia 7 giorni su 7, non parlavano di nient'altro. Tutto il mondo lo sapeva, sapeva che erano mafiosi, sapeva che erano i capi della mafia, sapeva che erano ottimi amici, ma non sapeva cosa complottavano.
Eppure da giovani erano i bambini più bravi del mondo, graziosi, cortesi, gentili...ma lo erano da bambini.

IL SOGNO

In quella notte ebbe un incubo orrendo: dei graffiti strani che volevano uccidere lui e il suo caro amico Gianfranco. All'inizio pensò che era solo un incubo, ma si ripeteva ogni notte.

Carlo iniziò a spaventarsi e decise di andare da uno psicologo. “Buongiorno, ho un incubo ricorrente e non so cosa fare!!!!” disse spaventato. “Non si preoccupi è solo una casualità”.

Nella notte stessa ha lo stesso incubo, ma un po' diverso: vede che viaggia con Gianfranco nello spazio attraversando Nettuno, Venere, Saturno. Arriva infine in uno strano pianeta.
Vede il vicolo abbandonato e Gianfranco che viene sbudellato dai GRAFFITI ASSASSINI!



Capisce che è un sogno premonitore e decide di salvare il mondo e non far più parte della mafia.

All'improvviso sente squillare il telefono.

“Pronto?” “Ciao, sono Gianfranco, vuoi venire con me nel vicolo abbandonato a pianificare delle cose?” “Sì certo, a domani”.
Lui si accorge che nel sogno c'era proprio il vicolo abbandonato e Gianfranco che muore. Capisce che lo deve salvare a costo di sacrificare la sua vita.

Il giorno dopo si sveglia capisce che era un sogno premonitore; fa colazione, accende la TV nel suo grandissimo salotto, guarda il telegiornale e sente la notizia che sei persone nella sua città sono state uccise e sulle pareti c'erano dei graffiti come quelli nel suo sogno. Aveva ragione quel sogno era premonitore. Doveva avvertire la gente e anche subito, per prepararsi per la notte, corre al centro della città, anche se era con il suo bel pigiamino con pistole e cuoricini.

Arrivato al centro della città cercava di attirare l'attenzione della gente e ci riuscì subito con quel pigiama, poi parlò:” Stanotte non dormirete tranquilli, potranno venire degli esseri disgustosi e potrebbero uccidervi lasciando un segno, un GRAFFITO”; e la gente: “E adesso dovremo credere ad un mafioso con un pigiama a pistole e cuoricini, che ha ammazzato centinaia di persone? Noi possiamo anche credere che sia un piano tuo e di quell’orribile Gianfranco”. Carlo furioso rispose: ”Bene voi volete la vostra morte, io ho tentato di salvarvi ma voi volete morire: morite!!! Cosa me ne frega!!!”, e se ne va infelice e tutti ridono del suo pigiamino.

Capisce che nessuno gli avrebbe mai creduto, neanche Gianfranco il suo migliore amico: in tutti questi anni ha portato troppi dispiaceri alle famiglie del mondo; doveva diventare buono, doveva cambiare e come fare? Salvare il mondo...
 
NELLA NOTTE...
 
Entra in una dimensione estranea mai conosciuta o scoperta dall'uomo. Subito dopo appare Gianfranco; viene subito catturato da Ingrid la capitana dei graffiti uccisori di uomini innocenti.
 
A quel punto pensò all'algebra e disse due formule complicate. La capitana dei graffiti scomparve nel nulla. In quel momento capì che l'algebra era la soluzione per salvare il suo caro pianeta, il pianeta Terra!!!!
 
Con tre calcoli a mente riuscì a calcolare che c'erano 40000 graffiti assassini e 40001 formule di algebra.
Gli esseri capirono che è stato Carlo a uccidere la loro capitana.
 
Tutti i 40000 graffiti avevano circondato Carlo così che non potesse scappare. In quel momento disse 40000 formule di algebra e li sconfisse tutti.
IL RISVEGLIO
Cade dal letto, si sveglia di colpo, guarda il suo orologio gigante tempestato di diamanti e vede che erano le 7:01 e capisce che quell'incubo, i graffiti assassini, il vicolo abbandonato e che sapeva l'algebra, non era mai accaduto, tranne il suo adorato pigiamino. Ma rimase buono e capisce che essere crudeli e mafiosi porta alla morte. Ma quello che ha capito è che la vita bisogna godersela e gli amici bisogna tenerli stretti e che sono le persone a cui vuoi più bene e non rinchiudersi in un ufficio di incubi per le famiglie e il mondo. Il mattino stesso donò 80000 € per i bambini poveri.

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