sabato 11 aprile 2015

Gli incubi di Cernobyl (Gianluca Chiale, Luca Di Pace, Davide Peretti, Davide Pipino)


23 febbraio, caro diario oggi  è l’anniversario del giorno in cui diventai solo.

Certi la considerano una fortuna essere sopravvissuti, ma per me è deprimente e preferirei morire. Ho incubi sull’ accaduto, il più frequente è vedere i miei genitori morire in un letto di oscurità e io legato al muro non potendo far niente.
Non posso uscire per due motivi;  il primo: non saprei dove andare e cosa fare; il secondo motivo è che mi sento imprigionato in una cupola invisibile di radiazioni la cui fonte è una caldaia semidistrutta. Dopo tante notti ho avuto ancora voglia di scendere davanti a essa.  Una notte scesi alla caldaia e davanti mi apparve una donna bellissima: mi disse che non ero da solo, con me c’ era una’ altra sopravvissuta: Ha paura, devi aiutarla….Lei ha la soluzione per distruggere la caldaia: trovala! Ti aiuterà!”
Non mi sono presentato a lei…. Il mio nome è Jack Griff, non feci in tempo a salutarla CHE SCOMPARVE….

Arrivai in camera e sentii uno strano rumore nelle condutture, secondo me era la ragazza sopravvissuta che comunicò con me dicendomi:” Insieme scapperemo dalle grinfie di questo posto maledetto” e io risposi a tono: “ Sì, ma come facciamo?” C’è una carica di dinamite nascosta da qualche parte: dobbiamo trovarla.”

Io avevo il cuore in gola ma decisi di andare con lei, dopo tanti giorni  a cercare la dinamite; quando la trovammo    la  mettemmo vicino  alla caldaia; andammo in cerca di un combustibile e lo trovammo.

Iniziammo a  pregare e  quando abbiamo finito accendemmo la miccia e scappammo per la paura: dopo l’ esplosione così noi  vivremo  in pace e ci sposammo e finii il mio diario dicendo ai miei figli che i miei genitori mi avevano perso non dicendo del mio dramma.

 

Nessun commento:

Posta un commento