Mentre passeggiavo sulle
altissime montagne del regno delle stelle, mi accorsi che il tempo era cambiato
drasticamente, infatti mi accorsi che lo sciame di cimici arcobaleno stava
migrando verso sud.
Così scesi in una vasta pianura
ad osservare il cielo che piano piano lasciava posto all'incredibile firmamento
di stelle.
Stavo per assopirmi quando un
buffo ometto mi chiamò per nome da lontano; la prima cosa che ho pensato era:
ma come fa a conoscermi, ma poi non diedi importanza alla cosa e mi recai da
lui; subito gli chiesi come sapeva il mio nome e lui rispose che gli era venuta
voce dall'estremo Nord che ero un eroe che salvava gli indifesi da mostri
incredibili; io risposi di sì, ma in realtà non avevo idea di chi fosse
quell'eroe però sentivo odore di avventura e mi ci fiondai dentro.
Lui mi disse che il diavolo aveva
rapito sua moglie perché l’ometto aveva rubato il frutto proibito detto anche
“Bamela” e per riaverla doveva rubare il cuore puro di un angelo.
Io accettai l’impresa, ma mi
chiesi come potevo ottenere il cuore di un angelo, allora andai in paradiso.
L’uomo mi diede anche un pugnale fatto con un dente di drago e mi spiegò che
solo con questo avrei estratto il cuore ad un angelo.
Arrivato in paradiso scoprii che
per prendere il cuore ad un angelo dovevo prima integrarmi nella loro comunità,
allora iniziai a vivere come loro e a reputarmi uno di loro.
Poi conobbi Angelina, un giovane
angelo che presi subito in simpatia, lei mi spiegò i valori della vita secondo
le loro conoscenze e il loro lavoro per proteggere le anime e mi illuminò con i
suoi racconti e la sua gentilezza tanto che io finii per innamorarmene.
Dopo un anno l’uomo mi chiamò per
darmi un apparecchio che mi permetteva di sapere quali angeli erano puri di
cuore e con mio grande dolore scoprii che l’unico angelo puro di cuore era
Angelina.
Io non potevo ucciderla e non ci
volevo neanche provare ma ormai non potevo abbandonare la missione e allora le
spiegai la situazione e lei decise di sacrificarsi ma mi disse che sarebbe
sempre stata con me.
Tornato dall'omino ci
incamminammo verso l’inferno; il diavolo era lì che ci aspettava sghignazzando:
noi gli porgemmo il cuore che mangiò senza scrupoli e io nel frattempo mi stavo
commiserando per quello che avevo fatto;
ma lui ci diede degli sciocchi e
disse che non ci avrebbe mai restituito la moglie, io preso dall’immensa rabbia
mi scagliai contro di lui e mi feci mangiare e dall’interno gli strappai la sua
gemma vitale che fece esplodere tutto.
Poi mi svegliai. Stavo volando e
con me c’era Angelina, ma poi si spense tutto e aprii gli occhi, guardavo il
soffitto: ero a casa, ero salvo, era solo un sogno, ma nonostante tutto resta
la storia nei miei sogni più strana di sempre.
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