sabato 22 ottobre 2016

Un sogno fantastico (di Martina Bessone)

Una domenica mattina mi sveglio per andare a messa per dei mie nonni e di mio zio. Quando è finita ci siamo riuniti tutti a mangiare a casa mia come tutte le domeniche per giocare a scala 40 e bocce fino alla sera.
Quando sono andata a coricarmi mi sono addormenta quasi subito e ho iniziato a sognare la casa dove era cresciuto mio papà e la sua famiglia e anche dove si sono conosciuti i miei genitori e ho anche visto tutti i miei nonni perché anche loro stavano mangiando lì.


Poi qualche minuto dopo mi ritrovo all’ospedale perché mia nonna non stava bene solo che poi non è  più uscita da lì perché aveva il tumore al seno.
Per me il tempo erano solo minuti di buio ma nel sogno erano mesi e anche anni infatti dopo un anno pure mio nonno è all’ospedale perché aveva preso un infarto; quando stava uscendo dall’ ospedale è di nuovo svenuto e non si è più svegliato neanche lui.
Dopo qualche anno pure mio nonno dalla parte di mia mamma mancò per un incidente in macchina insieme a mia nonna che solo lei si è salvata. Ad un certo punto mi ritrovo di nuovo all’ospedale però questa volta è per una cosa molto più bella cioè per la nascita di mio fratello Loris. Dopo cinque anni mi ritrovo all’ospedale per la nascita di Stefano ma neanche due anni dopo mancò mio zio, il fratello di mio padre e solo dopo un mese dalla mia nascita.
Ad un certo punto mi vedo a sette anni al cimitero che mia mamma mi fa vedere chi sono i miei nonni e mio zio.

Ad un certo punto nel mio sogno ne appare un altro che io sono al cimitero e vedo una scala che finisce in una nuvola, io molto lentamente mi avvicino e inizio a salire, quando sono arrivata alla nuvola trovo i miei nonni e tutti i cari anche quelli che non avevo mai visto, allora ho iniziato a parlargli e conoscerli solo che poi mi ha chiamata mia mamma perché dovevo andare via. Questo sogno non lo potrò mai dimenticare perché ogni giorno che passa spero che si avveri.


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