sabato 22 ottobre 2016

Gita al mare (di Marta Cappa)

GITA AL MARE

Oggi, con la mia famiglia, sono andata a fare una gita al mare e nella notte ho avuto un sogno molto strano.

IL SOGNO:

Quando mi sveglio c'è una grande confusione in casa, e mia madre urla dalla disperazione: mio fratello si è trasformato in un pesce!
Non sapendo cosa fare l'abbiamo portato dal dottore che ci ha detto:”Se lo portate al mare tutto si risolverà.”
E così abbiamo fatto, siamo andati al mare...soltanto che nel viaggio Lorenzo, mio fratello, aveva bisogno di respirare, gli serviva dell'acqua. Così ci siamo fermati all'autogrill, e abbiamo preso un vaso, abbiamo tolto i fiori e l'abbiamo messo in testa a Lorenzo.
Arrivati al mare, mia mamma e mio papà si sono rilassati, e io e mio fratello ci siamo buttati in mare, visto che lui aveva molto bisogno d'acqua; così tanto bisogno che il suo corpo odorava di pesce decomposto.
Il mare era pieno di meduse, e una mi si è posata in faccia, non riuscivo a staccarla, la faccia stava bruciando e quando si decise a togliersi io ero più abbronzata che mai. Mia mamma dall'invidia iniziò a rincorrerla nel mare soltanto che lei non essendo capace di nuotare stava annegando, però Lorenzo riesce a salvarla.
Dopo averla portata a riva Lorenzo viene attratto dall'esca di un pescatore.


Mio fratello abbocca e subito dopo di lui altri cento pesci, infine una balena arriva e li mangia tutti, compreso mio fratello!
Io inizio a rincorrere la balena, essendo un essere umano in acqua non sono così veloce. Però meno male che arriva un salmone che mi porta a spalle e riesco, con una spada trovata nel fondale, a sconfiggere la balena.
Riesco a ritornare a riva con Lorenzo grazie al salmone, la spiaggia era diversa, era più morbida ma la sabbia era appiccicosa.
Provo ad assaggiarla: era zucchero filato.


Mi ci butto dentro, peccato che non riesco ad uscire, mio papà dorme, anche mia mamma e Lorenzo è un pesce: come mi salvo?
Sopra di me zucchero filato sotto di me caramelle … visto che avevo abbastanza fame ho deciso di fare pranzo mangiando zucchero filato. Riesco a raggiungere di nuovo la spiaggia, soltanto che appena vedo il sole inizio a vomitare addosso a mio fratello che si trasforma in zucchero filato.
Lo portiamo dal medico che ci dice:”Se volete riportarlo a com’era prima dovete andare in un’isola.”

Così andiamo in un’isola aiutati dal mio fedele salmone. Aveva ragione il dottore: Lorenzo è tornato un essere umano soltanto che non riuscivamo più a tornare sulla costa e vivemmo per sempre su un'isola remota.


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