mercoledì 14 ottobre 2015

Cronaca delle vacanze (di Andreea Sarmasan)

Era una bellissima giornata di sole e gli uccellini cinguettavano. Io mi ero appena svegliata. Ero nella mia città natale Cluj-Napoca in Romania; anche se ero in città c'erano lo stesso gli uccellini che cinguettavano.


Ero a casa di mia nonna e appena sveglia mi accolsero con una ricca colazione. Sentivo l'odore dello strudel di mele e del latte caldo col miele. Questa è la tipica colazione rumena che ti dà la carica fino a mezzogiorno.
Erano già le nove quando mi diedero la bellissima notizia che andavamo in campagna a Lujerdiu, dove si trova la casa della mia amatissima bisnonna che ha solo 80 anni.


Mi è sempre piaciuto andare in campagna perché è un mondo tutto da esplorare, a partire dalle piante fino agli animali o insetti. Si imparano molte cose, ma la lezione fondamentale è che bisogna rispettare la natura e quello che ci offre.


Erano le 9,30 e noi dovevamo partire alle 10,30. A parte me, erano venuti anche mio nonno, mia madre e la mia bisnonna. Si fecero le 10,30 e fu l'ora di partire. Eravamo tutti carichi per vivere una nuova e strabiliante avventura!
Il viaggio dura circa 30 minuti, ma per me non sono stati 30 minuti di noia perché mi ero portata il telefono dietro con gli auricolari così potevo ascoltare le mie canzoni preferite e giocare a "Zombie Tsunami".


Visto che c'erano circa 40° mi sono portata dietro il ventaglio se non potevi respirare.
Arrivati a destinazione avevamo tutti fame e allora mia madre cominciò a preparare un semplice pranzetto, ma molto gustoso.
C'era molto lavoro da fare nel "mega-giardino"; al suo interno c'erano pomodori, fagioli, pomodorini, cipolle a volontà e molte, moltissime patate.
Io ho aiutato un po' in tutto, quanto riuscivo, ma sono stata utile. Prima di pranzo ho dato un'occhiata per sapermi organizzare nello svolgere le faccende.


Erano le 12 ed il pranzo era pronto: abbiamo mangiato una deliziosa minestrina e successivamente un'omelette con cipolle, tutti ingredienti naturali presi dal giardino. Dopo aver mangiato e digerito un po' ci siamo rimessi al lavoro: abbiamo iniziato con i pomodori; siamo andati a raccoglierli ed erano tantissimi: abbiamo riempito due cassette e mezza. Poi fu la volta dei pomodorini e anche di quelli ce n'erano molti. Ne ho assaggiati alcuni ed erano succulenti e dolci nello stesso istante. Poi siano andati a raccogliere le cipolle e le abbiamo messe in due cassette differenti a seconda del tipo.


Dopo aver fatto una pausa siamo andati alla raccolta dei fagioli ed è in quel momento che mi sono meravigliata: c'erano così tanti fagioli da nutrire un paese intero. Dopo è toccato alle patate ed è stato il momento in cui ho faticato di più: è molto duro zappare e raccogliere per un'ora e mezza.


Ah sì, mi stavo per dimenticare le carote, non ne abbiamo raccolte molte perché erano grandi. Mi sono messa anche a bagnare tutti i fiori che c'erano e le piantine con l'acqua del pozzo.
Per nostra sfortuna la giornata era già finita e la sensazione della campagna era svanita.


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