Tutto iniziò quando io, mio padre e mio fratello dovemmo partire dalla nostra terra
natale ( Siria ):se vi state chiedendo perché dovevamo scappare è perché c'era
la guerra nel nostro paese! Eravamo ad aspettare per la barca che ci doveva
venire a prendere, a me e alla mia famiglia, ritardò un po' ma arrivò.
Avevo passato la
notte in bianco, perché c'erano veramente tante persone a bordo. Verso le tre
del mattino la barca caricò altri passeggeri, troppi per quella barca, difatti
stava quasi per affondare, la barca era troppo piccola per un carico di mille e
passa ... persone!
Verso le sei del
mattino la nave ebbe disturbi, la gente venne contro di me, io ero proprio sul
cancelletto che apriva la barca, si aprì e io caddi in acqua. Prima di
affondare pensai:" Sono vicino alla riva potrei arrivarci", ma
essendo che avevo solo tre anni e non sapevo nuotare annegai!
Adesso mi trovo
in una spiaggia, un poliziotto mi prese un braccio, Io ero contento che c'era
qualcuno che mi stava cercando, anzi provai pure a parlare ma niente, non riuscivo,
cioè io mi sentivo, lui non sentiva me! Il poliziotto portò me a una certa distanza
dalla spiaggia, ma sentii di non dover andare via da lì, è come se ci fosse un
campo di forza che non mi voleva far andare via e poi sentii un tiro nel mio
stomaco così forte che la mia anima e il mio corpo si staccarono: non capii più
niente poi figuriamoci io un bambino di tre anni.
Era circa
mezzanotte e non c'era nessuno nella spiaggia solo io, ciò che resta di me, ero
qua terrorizzato, ma anche col punto interrogativo nella testa, era veramente
bellissimo il cielo di notte, lo guardai così tanto che vidi tre stelle cadenti,
poi cercai di addormentarmi ma non riuscii!!!
Il mattino
seguente non ero neanche stanco. Vidi una persona famigliare che avevo già
visto da qualche parte; poi me ne accorsi: era il mio papà che guardava la
spiaggia con le lacrime agli occhi, io corsi provai ad abbracciarlo ma lui non
si accorse di niente e se ne andò! Poi vidi una cosa, vidi una tomba con il mio
nome vicino alla spiaggia, c'era pure una mia foto e da lì capii che ero morto,
ecco perché nessuno mi notava, ora capivo tutto. Provai ad urlare ma nessuno mi
sentiva, stavo piangendo ero disperato ma poi in quel momento vidi una grossa
grossissima biglia infuocata, incuriosito mi avvicinai e vidi che era mia mamma
morta per colpa della guerra: io l'abbracciai e lei se ne accorse e mi disse:"
Tranquillo figlio mio sono qui con te".
Mi prese in
braccio e mi portò nel cielo, mi trovai nel paradiso, là ebbi subito la
felicità, era un posto meraviglioso indescrivibile e io ancor di più perché
c'era la mia mamma!
Nessun commento:
Posta un commento