sabato 18 febbraio 2017

Caramelle aliene (di Aurora Leccese)

In un pianeta lontano dalla Terra ci fu una guerra tra alieni; io ero una piccola aliena appena nata e i miei genitori, gli imperatori del pianeta sotto attacco, per proteggermi mi misero in una navicella con destinazione: “Pianeta Terra”. Prima di lanciarmi nello spazio mia madre mi disse: “Appena arrivata a destinazione mangia la caramella rossa!” Io le chiesi a cosa servisse e lei mi rispose: “A diventare una di loro!” Non mi diede manco il tempo di chiederle: “Loro chi?” che mi salutò e mi lanciò nello spazio.


Dopo 17 anni arrivai a destinazione, seguii gli ordini di mia madre e mangiai la caramella, mi sentii qualcosa di diverso in me, mi guardai le mani e mi  spaventai ma dopo aver capito cos’ero diventata, guardandomi attorno, mi resi conto della situazione e uscii dalla navicella; in fondo gli esseri umani  non sono tanto diversi da quelli del mio pianeta.
Andai in giro e incontrai essere umani strani, uno in particolare lavorava in un bar: era molto carino. Entrai dentro al bar, io lo guardai lui mi guardò e mi venne incontro e mi chiese: “Ci conosciamo?”
Io gli risposi: “No, mi sono appena trasferita!”
Lui mi prese e mi portò nel retro e mi richiese: “Sei sicura che non ci conosciamo?” E io gli ripetei di no.
Lui mi disse: “Tu non sei di questo pianeta! O mio dio tu sei un’aliena come me!!!”
Io incredula gli risposi: “Si, ma come fai a saperlo? Ci conosciamo? Siamo dello stesso pianeta?”
Lui sorridendo mi rispose: “Sì ci conosciamo: i nostri genitori ci hanno lanciato nello spazio per salvarci durante la guerra, sono l’alieno che stava sempre attaccato a te non ti ricordi? Pazzesco!”
Io pensierosa risposi: “Ah sì, mi ricordo di te! Ma anche i tuoi ti hanno lasciato un’altra caramella blu? Sai a cosa serve?”
Lui mi rispose: “Sì, serve per tornare nel nostro pianeta, per sapere il momento giusto per tornare dobbiamo aspettare che la caramella diventi gialla, che vorrebbe dire che la guerra è terminata e possiamo tornare senza pericolo; in teoria dovrebbe diventare gialla all’alba di domani!”


Io gli risposi: “Partiamo insieme, ci mettiamo d’accordo dove incontrarci e quando?”
Lui mi rispose di sì. Dovevo essere dove mi ero schiantata con la navicella prima dell’alba dell’indomani!

Il giorno dopo ci incamminammo verso le navicelle, le caramelle diventarono gialle come aveva detto il mio amico, le mangiammo e siamo tornati nel nostro pianeta d’origine.

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