domenica 20 marzo 2016

The Black Forest (racconto a puntate di Alessandra Battello). Quarta puntata

CAPITOLO 4
UN OSPEDALE NELLA FORESTA


Il pomeriggio decidemmo di andare in giro per la foresta e indovinate che trovammo ? Un raccapricciante ospedale abbandonato … era l’ultima cosa che volevo ! Comunque, sentii la voce di mio fratello: “Entriamo !” Io non feci in tempo a dirgli FERMO! Che era già dentro; allora io, Marta e Andreea ci tenevamo per mano spaventate. Eravamo senza parole, dopo quello che aveva passato con quella bestia cercava ancora il brivido ?!  Entrammo …  

Il posto era spaventoso e pieno di muffa, insomma disgustoso ! Si sentiva solo il tak tak dei nostri passi e una goccia d’acqua ogni tanto che cadeva dai tubi: per tutto il resto, il silenzio più assoluto fino a quando … BAM !!!!
Ci girammo di colpo … un gatto terrificante con occhi giallo fosforescente era saltato giù da uno scaffale; non aveva pelo ed era pieno di ferite ancora aperte e sanguinanti; girò l’angolo e scomparve.   Avanzavamo lentamente senza mai lasciarci la mano; passammo il pomeriggio con l’ansia e con la paura poi lanciammo una sfida :” Passare la notte lì dentro. “ Noi femmine abbiamo subito detto di no poi mio fratello ci ha istigate chiamandoci bambine piccole. Noi montammo su tutte le furie e decidemmo di accettare la sfida; quella notte riuscimmo stranamente a dormire fino a quando non sentimmo un odore sospetto provenire dalla stanza accanto …
Trovammo un uomo con il braccio mozzato e la testa tagliata.



Terrorizzate tornammo all’entrata ma la porta era sparita e al suo posto c’era un essere alto quasi 3 metri: cercai di guardarlo in faccia, MA NON CE L’AVEVA, il viso era quasi completamente bianco, aveva solo qualche ombra che lo segnava, era magrissimo e con al posto delle braccia tentacoli, tentacoli lunghi e forti dove, in uno di questi, teneva un coltello sporco di sangue ancora fresco.

In effetti a pensarci bene il cadavere non sembrava ucciso da molto tempo: significava che c’era qualcun altro oltre noi ! Ma possibile che non avessimo sentito le urla ? Iniziai a fissare l’essere e guardandolo mi terrorizzava ogni secondo di più, ad un certo punto aprì la bocca e sembrava quella di Alien : denti appuntiti e le guance sembravano incollate … ERA TERRIFICANTE … 





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