martedì 1 marzo 2016

La rivoluzione americana (di Andreea Sarmasan)

Per difendere le loro colonie americane dai Francesi, in una guerra durata 7 anni, l’Inghilterra ha perso molto denaro.
Gli Inglesi decidono di aumentare le tasse alle colonie, ma esse si rifiutano e dichiarano che le pagheranno solo se avranno dei loro rappresentanti in Parlamento.
La goccia che fa traboccare il vaso è il fatto che i commercianti di Boston, inferociti dall’aumento delle tasse, assaltano una nave inglese e buttano tutto il carico di tè a mare.
Gli Inglesi, allora, inviano un esercito e assediano la città. A questo punto però gli Americani si dotano di un loro esercito e ne affidano il comando a George Washington, un ricco possidente.


Nel 1776 le colonie inglesi firmarono la Dichiarazione d’indipendenza scritta da Thomas Jefferson.
Sei anni dopo la guerra finisce e gli Americani ottengono l’indipendenza e le colonie diventano una Repubblica indipendente chiamata Stati Uniti d’America (USA). La repubblica ha una Costituzione democratica, cioè tutti i cittadini adulti possono votare tranne donne e schiavi. Essa fu inoltre, fin dall’inizio, una REPUBBLICA FEDERALE.
Dalla “Dichiarazione d’indipendenza”:

Noi riteniamo queste verità essere auto-evidenti, che tutti gli uomini sono creati uguali, che essi sono dotati dal loro Creatore di certi diritti inalienabili tra cui la vita, la libertà e la ricerca della felicità.


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