Ero molto giovane quando vidi l'amore della mia vita, solo che
non era lo stesso per questo ragazzo. Facevo terza superiore e questo ragazzo
di cui ero innamorata si chiamava Kevin, era molto alto, occhi azzurri, capelli
biondi ed intelligente.
Quando scoprii che lui non era innamorato di me impazzii perché
tutti erano innamorati di me. Ero su tutte le furie quando tornai a casa, tanto
che decisi di fare delle ricerche su di lui, perché avevo deciso di sposarlo a
tutti i costi.
Trovai una cosa molto interessante: sul suo blog, aveva scritto
così:"Domani parto per tre settimane in crociera!" A quel punto una
lampadina si illuminò nella mia testa, avevo deciso cosa fare.
Decisi di preparare le valigie e di travestirmi come la ragazza
che gli piaceva per fare in modo che mi sposasse.
Quando la nave partì iniziai a cercare Kevin e quando lo trovai
gli chiesi di sposarmi, anche se lui non avrebbe mai capito chi avrebbe sposato
davvero.
Lui mi rispose di sì e decidemmo di sposarci su quella nave la
settimana dopo.
Quella settimana non ero emozionata come dovrebbe essere una
vera sposa perché in realtà non ero neanche più innamorata di lui, volevo solo
fargliela pagare.
Il giorno del matrimonio arrivò. Visto che eravamo già in
vacanza Kevin decise di allungare le nostre vacanze per collegare la luna di
miele a esse, così prendemmo una cabina matrimoniale.
I giorni passavano ed io
ero molto contenta di essere riuscita ad incastrarlo. Passato qualche giorno
Kevin iniziò a essere strano, non mi chiamava più quando non eravamo insieme e
quando ci incontravamo mi salutava con una stretta d mano .
Due giorni dopo provai a telefonare a Kevin, lo cercai ma non lo
trovai. La sera di quello stesso giorno ci fu un omicidio nella cabina vicino
alla mia. Provai ancora a rintracciare Kevin, ma niente: nessuna traccia di
lui.
Quando riuscii ad addormentarmi erano già le tre di mattina e
quindi dormii pochissimo. Il mattino, mentre facevo la doccia, come
d'abitudine, riflettei su quello che era successo la sera prima e decisi di investigare
su questo omicidio e scovare il colpevole.
Dopo essermi vestita andai nella stanza del delitto dove c'era
ancora il cadavere, lo esaminai e vidi che era stato infilzato da un pugnale.
Esaminai anche il pugnale, ma non trovai nessuna traccia. Non avevo idea di chi
poteva essere il colpevole ma ero così decisa a scovarlo che mi dimenticai di
Kevin. Arrivò presto sera e tornai nella mia cabina.
Non riuscii a dormire, provai a chiamare Kevin che però non
rispose. Poi mi dissi:"Ma se il colpevole avesse lasciato altre impronte?
Forse l'arma era per distrarci, forse la sua intenzione non è quella di
lasciare tracce sull'arma, ma di farsi scoprire diversamente perché è pazzo".
Il mattino dopo una ragazza mi bussò alla porta dicendo che
avevano trovato un altro cadavere. Andai subito a vedere e notai che anch'esso
era stato ucciso da un pugnale. Alla crociera partecipavano poche persone e ne
mancavano poche da uccidere poi sarebbe toccato a me.
Niente di niente, né impronte digitali, né un capello; non trovai
niente. Ero lì nella stanza dove c'era il nuovo cadavere quando sentii una persona gridare.
Accorsi subito, ma era troppo tardi. Sempre uguale, anche lei uccisa con un
pugnale.
Quando tornai in cabina decisi di distrarmi e provai ad
accendere la televisione ma non si accendeva e questo mi sembrò molto strano,
mi avvicinai alla televisione e trovai una fessura, provai ad aprirla e dentro la
televisione trovai il famoso pugnale, le foto dei cadaveri e di tutti gli altri
passeggeri compresa la mia.
Mi venne in mente chi poteva essere il colpevole. Il colpevole
era Kevin. Dovevo fare qualcosa, ma era già notte fonda e quindi mi misi a
dormire. Il mattino dopo uscii dalla cabina e notai che non c'era nessuno, provai a bussare alla porta di tutti ma nessuno rispondeva.
Andai dal capitano ma non lo trovai. Mi arresi, tornai nella mia
cabina e mi misi sotto la doccia. A un certo punto mi trovai davanti, nella
doccia, Kevin che mi infilzò con il pugnale. Nei miei ultimi istanti di vita
gli dissi:"Io lo sapevoooo che eri stato tu, te la farò pagareee!"
Da quel giorno la vita di Kevin fu impossibile: nessuna ragazza
lo salutava o si avvicinava a lui. Kevin non capiva, aveva iniziato a pensare
che la maledizione che gli aveva lanciato sua moglie prima di morire si fosse avverata.
Senza più nessuno accanto a sostenerlo Kevin decise di andare dalla polizia a
costituirsi così in carcere avrebbe avuto tempo per riflettere su quello che
aveva fatto in quella crociera a tanti innocenti solo perché aveva scoperto che
in realtà non aveva sposato la ragazza della sua vita.
FINE!
Cinzia amparore


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