sabato 26 dicembre 2015

LA SFORTUNA di GIOVANNI (racconto comico di Cinzia Amparore)

Giovanni deve andare al centro commerciale per comprare un regalo alla sua fidanzata, con  la quale andrà al ballo della scuola.
Giovanni non ha le idee molto chiare su cosa regalarle allora decide di chiedere aiuto a sua madre: "Mamma ma secondo te cosa piace alle ragazze?"
Lei risponde: "La cosa che di sicuro le piacerà sono i capelli appiattiti in testa."
Ma il figlio controbatte dicendo: "Non avrei mai dovuto rivolgermi a te, dovrei già saperlo che sei troppo antiquata." La madre offesa non disse più niente e andò via. Giovanni decide di andare al centro commerciale e chiedere poi  a qualche commessa.
Mentre sta andando, camminando, inciampa e cade in una pozzanghera di faccia così dovette andare da una sua amica a lavarsi. Poi uscendo, salutando e ringraziando pesta la coda di un cane che infuriato lo rincorre per circa un chilometro.


Quando seminò il cane guardò l'ora ed erano già le cinque e quindi aveva soltanto più quattro ore davanti per comprarle il regalo, tornare a casa fare una doccia e arrivare al ballo in tempo.
Si mise subito a correre e per l'ultimo pezzo di strada  non ebbe più "incidenti", ma lui non sapeva cosa gli sarebbe toccato una volta arrivato.
Arrivato andò subito all'entrata, ma sprecò due - tre minuti perché non riusciva ad entrare: il motivo è molto semplice, non capiva che le porte si aprivano quando si avvicinava e che quindi non avevano una maniglia e, pensate un po', quando si aprivano lui si spaventava.
Una volta entrato chiese a una commessa: "Dove si trovano cose carine per le ragazze, mi raccomando mi mandi dove le cose non costano tanto perché non si spendono tanti soldi per una ragazza!?"
La commessa perplessa rispose: "Vorrei dirti due cose: la prima è che per una ragazza non si bada a spese e la seconda è che si trovano al secondo piano queste cose. "
Giovanni per andare al secondo piano dovette prendere le scale mobili. Arrivato alla fine delle scale inciampò perché non allungò il piede alla fine delle scale. Inciampando batté il naso che diventò tutto gonfio e rosso.
Giovanni non ebbe una buona idea ma decise di andare dall'estetista per farsi mettere qualcosa sopra per nascondere il gonfiore e il rosso.
Andò dall'estetista e chiese: "Buongiorno, per caso potrebbe fare qualcosa per il mio naso?"
La ragazza rispose: "Mi dispiace ma non posso perché ho tanti appuntamenti oggi e non ho neanche un minuto da perdere, si metta un po' di ghiaccio. Arrivederci!"
"Arrivederci e grazie" disse Giovanni.
Entrò in un negozio in cui vendevano dei gioielli e ovviamente combinò un pasticcio. Vide un bracciale che gli piaceva e lo prese: facendo così fece scattare l'allarme. Arrivarono gli uomini della  sicurezza che lo trattennero per quasi mezz'ora. Così arrivarono ben presto le sette e mezza e quindi dovette tornare subito a casa perché non aveva tempo da perdere.
Tornò a casa senza fare incidenti e anche senza aver comprato niente per la sua fidanzata. Arrivato a casa andò a fare la doccia, però, mentre entrava in bagno scivolò, rompendosi il braccio. A questo punto doveva subito andare all'ospedale per farselo ingessare.


Dopo essere tornato dall'ospedale guardò l'ora ed erano ben le otto e venti e non aveva più tempo per far niente a parte cambiarsi perché il viaggio durava mezz'ora. Si cambiò in fretta e partì.
Arrivato andò a cercare la sua fidanzata  che però vedendolo così scappò via e non gli parlò più. Lui era molto dispiaciuto e tornò a casa pensando che si era fatto tutto quel male per una ragazza che poi vedendolo era scappata via, poi pensò: "Sono proprio stupido, per una ragazza mi sono fatto male, ho fatto tante brutte figure e sono stato umiliato davanti a tutti al ballo."

Cinzia Amparore

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