CAPITOLO 2
LE CONSEGUENZE
La notte io e i miei amici sceglievamo
chi faceva da guardia fino a mezzanotte e poi si dava il cambio. Toccò a me ma
io ero terrorizzata.
Chissà cosa mi aspettava là fuori …
I miei pensieri vennero interrotti da un
rumore improvviso.
Rimasi paralizzata, il mio volto diventò
bianco come la neve, poi tutto buio.
Quando mi risvegliai era tarda mattina e
Marta era vicino a me spaventata dal fatto che dopo il botto io ero svenuta e
mi era salita la febbre.
Dissi –“ Sto bene Marta, non devi
preoccuparti …”
Mi alzai e sentii un forte dolore sul
collo, era un graffio, lo stesso graffio sul collo di mio padre il giorno della
sua morte dieci anni prima. Non capivo cosa mi avesse fatto quel segno ma
soprattutto mi chiedevo: “Perché a me ?”.
Dopo quel fatto decidemmo di non far fare a nessuno la
guardia notturna e di unire le tende tutte assieme in modo da restare più
uniti. Qualche notte dopo Ilaria Raccoforte, la diva della classe, diceva di
sentire rumori sospetti provenire da fuori. Allora tutti assieme andammo a dare
un’occhiata ma … dopo qualche istante sentimmo l’urlo di Ilaria provenire da
dietro. Ci fu un altro omicidio. Spaventati ci abbracciammo e entrammo in
tenda. La mattina dopo prendemmo delle pale e iniziammo a scavare una buca per
sotterrare la nostra amica. Terminato il lavoro ci inoltrammo nella foresta per
cercare da mangiare e della legna per il fuoco ma …
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