domenica 22 novembre 2015

Condividere la pace (Alessia Raso)

Ci sono due modi pratici per condividere la pace che però hanno entrambi un solo fine, la felicità.
Uno di questi è andare in paesi poveri dove ci sono la guerra, le carestie e tanti morti, ma mi rendo conto che non è una cosa facile vivere lontano da casa, in luoghi difficili, sapendo che magari non tornerai a casa e che se ci tornerai potresti non essere più lo stesso. Direi quindi che le persone che fanno questi importanti gesti sono uomini e donne coraggiosi con tanta forza di volontà e tanta voglia di aiutare sapendo che mettono a rischio la loro incolumità e che mettono la vita agiata da una parte per pensare a chi non è poi così fortunato.
C’è invece chi vive nel suo paese tranquillo, ma questo non significa che non si possa condividere la pace, anzi anche qui ci sono persone che soffrono, che vanno aiutate e a cui va regalata un po’ di pace anche solo con un sorriso, un abbraccio, una carezza o un saluto. Perché la vita di ognuno di noi può essere risollevata da pochi gesti importanti con grande significato. Qui in Italia ci sono volontari che pur avendo una famiglia e magari anche un lavoro decidono di dare un aiuto al prossimo senza chiedere niente in cambio e che quindi sono coraggiosi.
La pace è fatta di piccoli e grandi gesti puri, anche solo dando una amicizia che non chiede niente in cambio; solo la felicità degli altri, perché la felicità dà felicità, l’amore dà amore e se io condivido la pace con te, sì proprio con te, sono sicura che verrò ricambiata con tanta, tanta, tanta altra pace che potrò dare a tanti altri con un sorriso e che tu dai a me con il tuo sorriso, il tuo bellissimo sorriso.

Quindi tutti noi condividiamo la pace chiedendo solo altra pace e magari un sorriso.


Nessun commento:

Posta un commento