lunedì 20 ottobre 2014

Un topo di campagna (favola di Cinzia Amparore)


C’era una volta un topo che viveva su un fienile in una casa di campagna. Aveva tanti amici e mangiava fieno e granoturco fresco. Ma un giorno mentre faceva una passeggiata incontrò un topo di città che gli disse che dove viveva lui la vita di un topo era molto più interessante della sua. Dopo l’incontro il topo pensò per molti giorni a quello che gli aveva detto il topo di città e infine prese una decisione. Preparò le valigie e partì lasciando una lettera d’addio ai suoi amici. Arrivato in città chiese a un topo dove viveva e se l’avrebbe ospitato per un po’. Lui disse di sì e durante la strada gli descrisse la sua casa che a sentire le sue parole sembrava una villa, ma arrivati là il campagnolo capì che era tutto il contrario di una villa infatti venne accompagnato in una fogna dove si mangiava cibo bagnato e marcio. Dopo un po’ di giorni decise di tornare in campagna, però i suoi amici non lo facevano più entrare e lui rimase per sempre un topo di città triste e sconsolato.

La morale è che chi lascia la strada vecchia per quella nuova sa quel che perde ma non quel che trova. 

 

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