C’era una volta un topo
che viveva su un fienile in una casa di campagna. Aveva tanti amici e mangiava
fieno e granoturco fresco. Ma un giorno mentre faceva una passeggiata incontrò
un topo di città che gli disse che dove viveva lui la vita di un topo era molto
più interessante della sua. Dopo l’incontro il topo pensò per molti giorni a
quello che gli aveva detto il topo di città e infine prese una decisione. Preparò
le valigie e partì lasciando una lettera d’addio ai suoi amici. Arrivato in
città chiese a un topo dove viveva e se l’avrebbe ospitato per un po’. Lui
disse di sì e durante la strada gli descrisse la sua casa che a sentire le sue
parole sembrava una villa, ma arrivati là il campagnolo capì che era tutto il
contrario di una villa infatti venne accompagnato in una fogna dove si mangiava
cibo bagnato e marcio. Dopo un po’ di giorni decise di tornare in campagna,
però i suoi amici non lo facevano più entrare e lui rimase per sempre un topo
di città triste e sconsolato.
La morale è che chi lascia
la strada vecchia per quella nuova sa quel che perde ma non quel che trova.
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